- 23/12/2017
- Postato da: Marta
- Categorie: Domande e risposte, Notizie

Egregio Avvocato,
Le sottopongo un dubbio in relazione alle opzioni di indicare la quantità netta della maionese in unità di volume o di peso, o entrambe.
Molte grazie
Silvana
Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo
Cara Silvana,
il legislatore europeo in effetti ha assunto una posizione salomonica in ordine alla determinazione della quantità netta degli alimenti semi-solidi, o semi-liquidi che dir si voglia. Limitandosi a esprimere quanto segue.
Quantità netta. La quantità netta di un alimento è espressa utilizzando,a seconda dei dei casi, il litro, il centilitro, il millilitro, il chilogrammo o il grammo:
a) in unità di volume per i prodotti liquidi;
b) in unità di massa per gli altri prodotti(reg. UE 1169/11, articolo 23).
Il difetto di norme armonizzate su tale aspetto è da ricondursi alla difformità delle prassi storicamente in essere nei diversi Stati membri.
Laddove in alcuni Paesi viene fatto riferimento al volume e in altri, come il nostro, alla massa (o peso, nell’accezione comune).
In Italia – sebbene il decreto legislativo 12/2011 abbia soppresso gli allegati del DPR 391/1980 per quanto attiene alle gamme nominali obbligatorie – ne rimangono invariati i principi. Tra i quali è previsto che la quantità degli alimenti semi-solidi debba venire espressa in unità di massa (peso).
L’ipotesi di utilizzare contemporaneamente le due iscrizioni metrologiche, in volume e in massa, può ritenersi accettabile. A condizione che la dichiarazione nutrizionale in etichetta sia riferita al peso, in modo da consentire al consumatore la possibilità di comparare i vari prodotti appartenenti alla medesima categoria.
Altrettanto dicasi per l’indicazione del prezzo che dovrà venire espresso con riferimento sia all’unità di vendita, sia al chilogrammo (anziché al litro).
Cordialmente
Dario Dongo