- 23/02/2017
- Postato da: Marta
- Categorie: Domande e risposte, Notizie
Egregio avvocato,vorrei sapere se una pizzeria può usare indifferentemente la mozzarella tipo filone o anche la pasta filante per preparare la pizza margherita o altre. Quest’ultima costa di meno e si conserva più a lungo, ma non è proprio la stessa cosa.
Grazie
Gianni
Caro Gianni,
Il regolamento (UE) 1169/11 – nel riformare le norme europee sull’informazione dei consumatori relativa al prodotti alimentari – ha esteso il proprio campo di applicazione ai cibi somministrati dalle c.d. collettività ai consumatori finali.
Il legislatore europeo ha definito un criterio inderogabile secondo cui i gestori di bar, trattorie e pizzerie, ristoranti e mense, esercizi di catering e consegna di cibi a domicilio devono comunicare in modo specifico la presenza di ingredienti allergenici in ogni singolo prodotto offerto.
Ulteriori notizie – quali ad esempio, la lista degli ingredienti di ciascuno dei piatti proposti a menù – possono venire prescritte dai legislatori nazionali. Il governo italiano peraltro non ha ancora introdotto le sanzioni per le violazioni delle norme del regolamento, a un lustro dalla sua pubblicazione, e tantomeno ha previsto alcunché a tale specifico riguardo.
Ciò premesso, vale la pena tener conto della prassi di precisare sul menù gli ingredienti aggiunti all’impasto di base di ciascuna pizza, consolidata nelle pizzerie e paninerie italiane. Al preciso scopo di consentire agli utenti di scegliere – tra le molte pizze offerte, alcune delle quali tra l’altro identificate con nomi di fantasia – quelle che meglio corrispondono ai gusti e alle sensibilità di ognuno.
In ragione di quanto sopra, laddove il menù riporti l’ingrediente ‘mozzarella’ – che il consumatore medio logicamente associa al latticino fresco, a maggior ragione in quanto venga altresì proposta la variante ‘di bufala’ – e venga invece utilizzato un formaggio a pasta filata di ben diverse caratteristiche e valore, può configurarsi un’ipotesi di frode in commercio. A maggior ragione quando la c.d. ‘pasta filante’ sia realizzata con formaggio fuso e additivi che la distinguono nettamente da una mozzarella, sia pure nella versione ‘a filone’.
Dario Dongo