Lotta ai ritardi di pagamento, risoluzione del Parlamento Europeo

Il 17.1.19 il Parlamento europeo ha adottato ad ampia maggioranza la risoluzione sulla ‘Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali’. (relatore On.le Lara Comi – PPE, IT).

L’Assemblea di Strasburgo ha affermato l’esigenza di garantire l’efficace applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento e le corrispondenti legislazioni nazionali. (1) Proponendo alla Commissione di rafforzare gli obblighi di rispetto dei termini di pagamento attraverso misure dissuasive, in grado cioè di scoraggiare al contempo le relative pratiche commerciali sleali.

Le misure finora adottate possono venire classificate in base alla loro natura (giuridica o volontaria), al campo di applicazione (orizzontale o settoriale) e all’obiettivo (di prevenzione, correzione o ‘culturale’, vale a dire teso a imprimere un cambiamento nella cultura imprenditoriale). La legislazione in vigore e i provvedimenti adottati in alcuni Stati membri hanno iniziato a produrre un cambiamento culturale nelle pubbliche amministrazioni di tutta l’UE, determinando un generale calo dei ritardi di pagamento.

Tuttavia, nonostante gli sforzi finora compiuti, il Parlamento Europeo afferma che si debba fare di più. In particolare:

  • invita gli Stati membri a fissare termini di pagamento rigorosi (annotando che la gran parte degli Stati membri ha introdotto termini ordinari di pagamento nei 30 giorni, ammettendo nondimeno le deroghe contrattuali),
  • ritiene che una maggiore trasparenza sui termini di pagamento adottati dai singoli operatori pubblici e privati potrebbe scoraggiare i ritardi di pagamento (in una logica di ‘name & shame’),
  • invita gli Stati membri a considerare la possibilità di istituire sistemi obbligatori per la pubblicazione delle informazioni relative ai comportamenti di pagamento corretti (‘name and fame’, encomio pubblico di chi adempie ai propri obblighi) e a promuovere una cultura dei pagamenti rapidi nei rapporti commerciali. È tra l’altro dimostrato come la puntualità dei pagamenti risulti una strategia efficace, poiché i ‘buoni pagatori’ possono negoziare accordi migliori e contare su fornitori affidabili,
  • sottolinea l’importanza di fornire maggiori informazioni e formazione agli imprenditori, in particolare alle PMI, in materia di gestione del credito e delle fatture. Ricordando che la gestione efficace del credito consente di ridurre i tempi medi di riscossione medio e così di mantenere flussi di cassa ottimali. Diminuendo così il rischio di inadempimenti e aumentando il potenziale di crescita.

Dario Dongo

Note

(1) Cfr. dir. 2011/7/UE, recepita in Italia mediante d.lgs. 192/12, che modifica e integra il d.lgs. 231/02 (che aveva a sua volta recepito la dir. 2000/35/CE). Il campo di applicazione di tale normativa comprende ‘i contratti, comunque denominati, tra imprese ovvero tra imprese e pubbliche amministrazioni, che comportano, in via esclusiva o prevalente, la consegna di merci o la prestazione di servizi contro il pagamento di un prezzo’. Inclusi i contratti con i liberi professionisti, esclusi quelli con i consumatori

 



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