Inchiostri da stampa nei MOCA, le esperienze normative in Europa. In attesa di regole comuni

Si richiama quanto già espresso circa l’attuale carenza di regole specifiche, a livello UE, sulla sicurezza degli inchiostri utilizzati nei MOCA (Materiali a Contatto con gli Alimenti). E sull’intenzione, dichiarata dalla Commissione europea, di sviluppare un’apposita proposta regolativa. Per esporre, in sintesi, i contenuti delle precedenti esperienze normative in Europa.

La Svizzera è l’unico paese del vecchio continente a disporre di una legislazione, già in vigore, che regola l’impiego degli inchiostri da stampa negli imballaggi alimentari. (1) Previsioni specifiche disciplinano i diversi materiali a contatto con alimenti, tra cui gli inchiostri per la stampa.

L’ordinanza svizzera tuttavia non contempla l’ipotesi di diretto contatto degli inchiostri con l’alimento, né i casi in cui la possibilità di migrazione di sostanze dall’inchiostro sia annullata dalla presenza di una barriera funzionale tra stampa ed alimento.

Le sostanze utilizzabili in inchiostri da stampa sono contenute in un elenco positivo, ove si distinguono le ‘sostanze valutatee quelle ‘non valutate. Queste ultime possono venire utilizzate a condizione che il trasferimento al cibo non superi i 10ppb. (2)

Gli operatori del settore non sono obbligati all’emissione di dichiarazioni di conformità per inchiostri da stampa. Devono tuttavia registrare e conservare idonea documentazione a supporto della possibilità d’impiego in ambito alimentare, da fornire su richiesta alle autorità di controllo.

La Germania, dopo oltre un anno di lavori preparatori, ha dovuto sospendere la sua iniziativa sulla c.d. Draft Printing Inks Ordinance. A seguito dell’annuncio dell‘intenzione della CE di sviluppare una misura armonizzata su materiali a contatto stampati. Lo schema normativo mantiene comunque rilevanza, atteso che su tale base lavorerà la Commissione Europea.

Il progetto tedesco, notificato alla Commissione Europea il 5 luglio 2016, si applica a inchiostri e vernici di stampa destinati al contatto, anche diretto, con alimenti.

Escludendo coloranti e inchiostri decorativi, come quelli applicati ad alte temperature su articoli ceramici.

L’ordinanza tedesca prevede elenchi positivi di monomeri, solventi, additivi, fotoiniziatori e altre sostanze di partenza, che possono venire utilizzati nella fabbricazione di inchiostri e vernici.

È inoltre previsto l’impiego di alcuni monomeri e additivi elencati nel regolamento plastiche, (3) con opportune limitazioni.

La Commissione Europea, il 24 novembre 2016, ha annunciato la sua intenzione di sviluppare una legislazione adeguata per inchiostri da stampa‘. In risposta a un’interrogazione parlamentare sull’efficacia del reg. CE n. 1935/2004. (4)

In questo modo, Bruxelles ha di fatto imposto alla Germania di sospendere i lavori in corso. (5)

Il progetto di misura armonizzata UE è stata discusso il 30 gennaio 2017 e secondo le indiscrezioni potrebbe venire adottato entro il primo semestre 2018.

Per approfondimenti si veda l’articolo a questo link.

Dario Dongo e Luca Foltran

Note

(1) Ordinanza RS 817.023.21, ad abrogarsi l’1 maggio 2017 dal nuovo decreto sui materiali e oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari

(2) 0,01 mg/kg, limite imposto per sostanze non elencate anche a livello europeo nel Regolamento 10/2011 purché non CMR. Vale a dire Cancerogene, Mutagene o tossiche per la Riproduzione

(3) Reg. UE n. 10/2011

(4) Nell’interrogazione citata, gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione di concentrarsi su materiali a contatto con alimenti non specificamente regolamentati a livello europeo. Evidenziando priorità specifiche tra le quali, appunto, gli inchiostri da stampa

(5) La direttiva 2015/1535/UE impone infatti agli Stati membri di rinviare l’adozione di un progetto di regola tecnica per 12 mesi dalla data di ricevimento da parte della Commissione del progetto. Qualora, entro tre mesi dalla notifica, la Commissione annunci l’intenzione di proporre o di adottare una direttiva, regolamento o una decisione in materia.



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