- 02/10/2017
- Postato da: Marta
- Categorie: Domande e risposte, Notizie
Avv. Dongo buongiorno,
innanzitutto la saluto in quanto ci conosciamo per i vari seminari a cui ho partecipato prima come asl Monza e ultimo quello di Senigallia.
Volevo porle una domanda: attualmente i salumi con la scritta ‘senza glutine’ sono abbastanza. Ma se faccio un prelievo su un salame o cacciatorino in cui tra gli ingredienti figura carne di suino, nitriti, etc, senza alcuna indicazione del glutine (né presenza, né assenza) e l’analisi lo rileva in quantità maggiore di 20ppm, il prodotto è soggetto ad allerta e anche a notizia di reato?
Ringraziando per la sua gentilezza e professionalità, la saluto cordialmente.
Gianluca
Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare
Caro Gianluca buongiorno,
Diamoci del Tu per favore, e molto piacere risentirTi.
Il prodotto che contiene glutine senza che la sua etichetta riporti alcun cereale contenente glutine in elenco ingredienti va sottoposto a sequestro, con notizia di allerta e segnalazione di notizia di reato.
Le azioni correttive, in ordine alle quali si è già scritto, possono venire integrate con l’opportuna informativa alle Associazioni AIC che rappresenta i celiaci, e Food Allergy Italia.
Le linee guida della Commissione europea sulla dichiarazione degli ingredienti allergenici in etichetta, del resto, sono molto chiare. Nel pretendere completezza e precisione, allorché si debba indicare la presenza di allergeni quali i singoli cereali che contengono glutine (es. grano, orzo, segale).
La tolleranza su possibili residui di allergeni, vale la pena ricordare, vale esclusivamente per i solfiti. (1) Ed è proprio perciò che non deve assolutamente ammettersi il riferimento a ‘tracce’, neppure in etichetta.
A presto
Dario
Note
(1) La dichiarazione specifica sulla presenza di solfiti è infatti richiesta solo ove essi superino i 10 mg su kg o litro nel prodotto finale. Cfr. reg. UE 1169/11, Allegato II