- 30/03/2016
- Postato da: Marta
- Categorie: Approfondimenti, Notizie

Identificare le norme europee e nazionali, generali e di settore, da applicarsi all’etichettatura degli alimenti. Il più gravoso dei lavori, per chi le etichette deve progettarle come per chi deve controllarle. Si intravede però uno spiraglio di luce, in fondo a questa buia caverna. ‘Fiat lux!’
Chi scrive umilmente lanciò l’idea, già nel 2004, (1) di promuovere la realizzazione di un database ove raccogliere l’insieme delle disposizioni in tema di informazione al consumatore relativa ai prodotti alimentari. Sotto il coordinamento della Commissione europea, bisogna raccogliere sia le regole comuni (CEE, CE, UE), sia quelle che appartengono alla c.d. legislazione concorrente, di livello statale e locale (Regioni, Province, Comuni), ove applicabili.
La DG Santé (Salute e sicurezza alimentare) ha finalmente intrapreso questo percorso, stimolato anche dal legislatore europeo, (2) avviando il progetto FLIS (‘Food Labelling Information Service’). Il lavoro – affidato in appalto a un ‘contractor’, che opera per conto della Commissione – ha preso il via con un ‘kick-off meeting’ il 26 gennaio 2016 e prevede il contributo degli Stati membri, che partecipano a un apposito ‘Steering Group’, come pure delle associazioni di categoria e di altre direzioni CE (Agri, Mare, Grow, Trade, Taxud).
Le norme nazionali saranno accessibili nelle rispettive lingue come pure in inglese, secondo una logica che a ben vedere rappresenterebbe a sua volta una soluzione pragmatica da applicarsi all’etichettatura di tutti i prodotti alimentari che circolano nel mercato unico, ‘rectius’ interno.
Il sistema d’informazione sull’etichettatura degli alimenti (FLIS) offrirà poi uno strumento operativo – ‘My labelling tool’ – mediante il quale gli utenti potranno digitare il nome o la categoria del prodotto per risalire ai requisiti di etichettatura da applicarsi, tenuto conto delle specifiche tecniche.
La compilazione della banca dati e la sua pubblicazione sono previste per il secondo semestre 2017. Un progetto di sicura utilità, al quale si spera potrà seguire una valutazione condivisa della congruenza della miriade di prescrizioni raccolte con i principi generali della legislazione europea. In vista di una revisione complessiva della materia che dovrebbe completare il percorso, dalle direttive (di inevitabilmente incerta, e variegata applicazione) ai regolamenti.
Dario Dongo
Note
(1) Cfr. libro ‘Etichette e pubblicità, principi e regole’, Dario Dongo, Edagricole (Bologna), 2004, introduzione al capitolo 3
(2) Reg. UE 1169/11, considerando 14