- 18/06/2022
- Postato da: Dario Dongo
- Categoria: Domande e risposte
Caro Dario buongiorno,
Ti sottopongo l’etichetta di un ‘macinato di tacchino’, ‘macinato fine’ per l’esattezza, con ‘100% carne di tacchino italiana’ che però invece contiene una serie di ingredienti extra.
Chiedo la Tua opinione sull’etichettatura in questione, a marchio Amadori, anche in merito ai claims ‘senza glutine’ e ‘fonte di iodio’. Molte grazie come sempre per il Tuo aiuto, Anna
Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo
Cara Anna buongiorno,
l’etichetta in esame presenta gravi non-conformità, le quali rilevano anche dal punto di vista sanitario.
1) Carni macinate, premessa
Le carni macinate – di manzo, maiale e altre specie – sono oggetto di apposite regole, per quanto attiene ai requisiti di composizione. Con specifico obbligo, tra l’altro, di riferire in etichetta:
– ‘percentuale del tenore in materie grasse inferiore a …’,
– ‘rapporto collagene/proteine della carne inferiore a …’. (1)
2) ‘Carne macinata’ vs. ‘preparazione a base di carne’
L’alimento in esame – presentato in caratteri cubitali come ‘carne macinata’, sul fronte etichetta – riporta sul retro etichetta la denominazione ‘preparazione a base di carne di pollame fresca di tacchino’. La regola aurea sull’etichettatura dei prodotti alimentari – ‘non ingannare’ – risulta perciò violata con evidenza plateale, poiché il consumatore viene indotto in confusione sulla natura del prodotto. (2)
L’antinomia tra la promessa di una carne macinata ‘100% carne di tacchino italiana’ e la realtà di una preparazione che invece contiene l’82% di carne con abbondante quantità di acqua aggiunta (la quale figura al secondo posto nella lista ingredienti) configura una fattispecie di aliud pro alio, di possibile rilevanza penale. (3) A maggior ragione ove si considerino le modalità di presentazione.
3) Condizioni d’uso
Il reg. CE 853/04 – c.d. Igiene 2, ‘che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale’ – prescrive un’informazione essenziale di rilevanza sanitaria che, ad avviso dello scrivente, deve applicarsi anche all’alimento in esame. (4) Tenuto conto della vulnerabilità microbiologica. (5)
‘Gli imballaggi destinati al consumatore finale contenenti carni macinate di pollame o di solipedi o preparazioni di carni contenenti carni separate meccanicamente devono recare un avvertimento indicante che siffatti prodotti devono essere cotti prima del consumo’. (6)
4) Informazione di rilevanza sanitaria
L’avvertimento circa la necessità di cuocere in modo accurato il prodotto che contiene carni fresche di pollame deve venire espresso in modo chiaro, poiché esso rileva ai fini del consumo dell’alimento in condizioni di sicurezza. (7)
I ‘consigli di cottura: 10’ in padella’ risultano perciò inidonei a garantire la sicurezza alimentare, con particolare riguardo alla tutela salute delle categorie di consumatori vulnerabili (YOPI – Young, Old Pregnant, Immunocompromised).
5) Claim nutrizionali
L’etichetta riferisce il claim nutrizionale ‘fonte di iodio’. Non è possibile verificare la conformità di tale indicazione al Nutrition & Health Claims Regulation (reg. CE 1924/06 e successivi. V. nota 8), poiché le immagini messe a disposizione non includono la dichiarazione nutrizionale obbligatoria.
‘L’indicazione che un alimento è fonte di vitamine e/o minerali e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore’, si ricorda, ‘sono consentite solo se il prodotto contiene almeno una quantità significativa di cui’ in Allegato XIII al reg. UE 1169/11. (9)
6) ‘Senza glutine’
Il claim ‘senza glutine’ è espressamente escluso dal campo di applicazione del Nutrition & Health Claims Regulation. Il suo utilizzo rimane peraltro vincolato al rispetto dei criteri generali a presidio della lealtà delle pratiche d’informazione, che rilevano anche ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo. (10) Tali criteri comprendono il divieto di suggerire ‘che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive’ (reg. UE 1169/11, articolo 7.1.c).
Il ‘macinato di tacchino’, nella prospettiva del consumatore, è un alimento composto in via esclusiva dalla carne fresca (o congelata, surgelata, decongelata) di pollame. E a differenza delle preparazioni di carne impanata non contiene farina di frumento. Poiché non esistono macinati di carne ‘con glutine’ – e gli impianti di lavorazione delle carni sono soggetti a requisiti strutturali a garanzia di igiene e sicurezza (c.d. camera bianca) generalmente idonei a prevenire rischi di cross-contamination – l’uso della dicitura ‘senza glutine’ va verificata con attenzione. (11)
7) Conclusioni provvisorie
L’etichetta in esame potrebbe stimolare l’attenzione delle autorità preposte ai controlli ufficiali. Vale a dire, ICQRF e ASL.
I servizi sanitari, si ricorda, hanno infatti competenza sulle informazioni di rilevanza sanitaria, (12) nonché l’applicazione del reg. CE 1924/06 (claim nutrizionali e relativi alla salute). (13)
La GDO a sua volta è corresponsabile della non-conformità dei prodotti alimentari in vendita alle normative vigenti, come pure si è visto. (14)
8) Raccomandazioni
L’etichettatura degli alimenti è una materia complessa che richiede competenze multidisciplinari ed estremo rigore, poiché i suoi vizi possono avere un impatto rilevante sulla fiducia dei consumatori nei confronti degli operatori alimentari. Oltreché, nei casi più gravi e non infrequenti, sulla salute dei consumatori.
Si raccomanda la lettura attenta dell’ebook ‘1169 Pene. Reg. UE 1169/11. Notizie sui cibi, controlli e sanzioni’, ove chi scrive ha provato a offrire sintesi delle priorità da considerare nella redazione e revisione di etichette, cartelli sui punti vendita, registri e menù.
PS
La nostra squadra è a disposizione per ogni servizio utile a garantire la conformità dell’informazione al consumatore rispetto alle legislazioni e prassi vigenti in Italia, UE e Paesi extra-UE. Conformità indispensabile anche nel caso di ecommerce rivolto a più mercati nazionali, come si è visto. Con l’obiettivo di valorizzare gli alimenti e l’innovazione all’insegna della legalità e la trasparenza.
Cordialmente
Dario
Note
(1) Reg. UE 1169/11, Allegato VI, Parte B. Requisiti specifici relativi alla designazione delle carni macinate.
(2) Reg. UE 1169/11, articolo 7.1.a
(3) Frode in commercio, art. 515 codice penale. V. precedente articolo Fesa tacchino con acqua aggiunta? Risponde l’avvocato Dario Dongo
(4) Reg. UE 1169/11, articolo 25 (Condizioni di conservazione o d’uso), comma 1. Per gli alimenti che richiedono condizioni particolari di conservazione e/o d’uso, tali condizioni devono essere indicate
(5) Silvia Bonardi. Campylobacter, attenzione a pollame e carni suine poco cotte. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.3.20,
(6) Reg. CE 853/04, Allegato IIIl. Sezione 5 (Carni macinate, preparazioni di carne e carni separate meccanicamente), Capitolo 4 (Etichettatura)
(7) Reg. CE 178/02, articolo 14
(8) Dario Dongo. ABC indicazioni nutrizionali. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.5.18,
(9) Reg. UE 1169/11, All. XIII (Consumi di riferimento). Parte A.1, Vitamine e sali minerali che possono essere dichiarati e relativi valori nutritivi di riferimento (VNR). Poiché il VNR dello iodio è 150 μg, il claim nutrizionale ‘fonte di iodio’ può venire utilizzato a condizione che il suo tenore nel prodotto finito sia pari o superiore a 22,5 μg (15% VNR. Ai sensi del reg. UE 1169/11, All. XIII, Parte A.2)
(10) D.lgs. 206/05 e successive modifiche, in applicazione della direttiva UCPs (Unfair Commercial Practices. Dir. 2005/29/CE, ora in fase di riforma. V. precedente articolo Tutela dei consumatori, approvata la nuova direttiva UE
(11) Dario Dongo. Senza glutine? Senza esagerare. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.12.17,
(12) Dario Dongo. Controlli, il ruolo dell’Amministrazione sanitaria. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.10.17,
(13) Dario Dongo. Nutrition & Health Claims, sanzioni in Italia in vigore dall’1 aprile 2017. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.3.17,
(14) Dario Dongo. Le responsabilità della GDO. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.3.18