Birra gluten-free con malto d’orzo? Risponde l’avvocato Dario Dongo

Caro Dario,

Ti sottopongo il caso di una birra che sul fronte etichetta riporta la dicitura gluten-free ma sul retro – nella lista ingredienti, con evidenza in grassetto – riferisce alla presenza di malto d’orzo. Come si spiega questo fenomeno?

Molte grazie, Umberto


Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo

Caro Umberto,

le diciture ‘senza glutine’ o ‘gluten-free’, come si è visto, rispondono a esigenze diverse rispetto all’informazione obbligatoria che attiene alla presenza di allergeni e loro derivati. (1)

1) ‘Senza glutine’ con allergeni

L’indicazione volontariasenza glutine’ o ‘gluten-free’ indica che l’alimento può venire consumato da consumatori intolleranti al glutine, inclusi i pazienti celiaci, in quanto il tenore di glutine sia inferiore a 20 ppm (20 mg/kg). Nel rispetto delle condizioni d’uso delle predette diciture, come stabilite nel Reg. (EU) No 828/14. (2)

La citazione obbligatoria di uno o più allergeni – e la loro altrettanto doverosa evidenza grafica, ai sensi del Reg. (EU) No 1169/11 – ha invece il preciso scopo di informare i consumatori allergici che il prodotto contiene o potrebbe contenere quelle proteine che potrebbero innescare in loro una reazione allergica, vale a dire una reazione immune.

2) Alimenti specificamente formulati per celiaci

Gli alimenti e le bevande espressamente prodotti, preparati e/o lavorati ‘al fine di:

a) ridurre il tenore di glutine di uno o più ingredienti contenenti glutine; oppure

b) sostituire gli ingredienti contenenti glutine con altri ingredienti che ne sono naturalmente privi’

sono disciplinati dal Reg. (EU) 828/14 e possono riportare in etichetta, su base volontaria, le diciture «specificamente formulato per persone intolleranti al glutine» o «specificamente formulato per celiaci». (3)

3) Birra ‘gluten-free’ con malto d’orzo

La birra ‘gluten-free’ in esame, inevitabilmente, contiene un malto realizzato a partire da orzo degluteinizzato. Di conseguenza, essa può venire consumata in sicurezza da parte di persone con intolleranza anche cronica (celiachia) al glutine, ma non anche da persone allergiche all’orzo.

Il trattamento – in questo caso, degluteinizzazione dell’orzo – non è purtroppo previsto tra le informazioni obbligatorie da riportare in etichetta, né dal Reg. (EU) 1169/11 né dal Reg. (EU) 828/14. La sua collocazione sul bordo dell’etichetta, come si osserva nelle immagini fornite, non appare tuttavia conforme per le ragioni che seguono.

4) Conclusioni provvisorie

I criteri generali di lealtà dell’informazione al consumatore, precisamente esposti nel Food Information Regulation (EU) No 1169/11, impongono che qualsivoglia informazione obbligatoria non possa indurre in errrore il consumatore sulla natura e la composizione del prodotto. (4)

L’operatore responsabile che inserisca su base volontaria il concetto di ‘degluteinizzazione’ in alcuna parte dell’etichetta o pubblicità dell’alimento dovrebbe perciò riferire con precisione questa informazione al singolo ingrediente degluteinizzato, in elenco ingredienti.

Cordialmente

Dario

Note

(1) ‘Senza glutine… può contenere grano’? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 25.11.23

(2) Dario Dongo. Claim ‘senza glutine’, non ammesse le diciture similari. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.1.21

(3) Reg. (EU) 828/14, on the requirements for the provision of information to consumers on the absence or reduced presence of gluten in food. Articolo 3 https://tinyurl.com/dsyf2xuc

(4) Reg. (UE) 1169/11, articoli 36 e 7.1.a



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